Idice, un torrente da custodire

L’Escherichia Coli nel Torrente Idice: un’indagine sulla qualità delle acque
L’Escherichia Coli è un batterio comunemente presente nell’intestino di esseri umani e animali. Sebbene la maggior parte dei ceppi sia innocua, la sua presenza nelle acque superficiali è un indicatore di contaminazione fecale e, quindi, di potenziale rischio. Per questo motivo, il nostro gruppo di volontari ha scelto di monitorare anche la sua concentrazione nel torrente Idice, con l’obiettivo di rilevare criticità e fornire dati utili alle autorità competenti.

Un quadro normativo incerto
Dal 1999, in Italia, l’Escherichia Coli non viene più incluso nei parametri di valutazione dello stato ecologico dei corsi d’acqua, rendendo difficile avere un quadro chiaro della sua presenza nelle acque interne. Inoltre, l’Emilia-Romagna non possiede corsi d’acqua ufficialmente balneabili, proprio a causa dell’assenza di monitoraggi sistematici su questo parametro. Questo ha spinto il nostro gruppo di Citizen Science ad avviare un’attività di campionamento regolare nel torrente Idice.

 

Cosa abbiamo scoperto dal 2022 al 2024?
Dai dati raccolti negli ultimi tre anni, emerge un peggioramento significativo della qualità delle acque del torrente Idice, in particolare per quanto riguarda la contaminazione da Escherichia Coli.

2022: una situazione già critica

Fin dai primi campionamenti, l’80% dei valori rilevati ha superato la soglia di 1.000 UFC/100ml, considerata il limite massimo per la seconda classe delle acque a uso irriguo. Alcuni picchi estremamente elevati sono stati registrati a febbraio e ad agosto, con valori fino a 130.000 UFC/100ml, ben oltre la soglia per la balneabilità. Questi risultati hanno evidenziato che la contaminazione potrebbe derivare sia da sversamenti accidentali a monte, sia dall’immissione del Fossano, un affluente dell’Idice.

2023: un peggioramento evidente
Nel 2023, la situazione è peggiorata ulteriormente: il 21% dei campioni è risultato in classe V (Cattivo) e il 38% in classe IV (Scarso), con oltre la metà delle analisi che superano il limite di 5.000 UFC/100ml. Su 11 campagne di monitoraggio, in 5 occasioni sono stati registrati picchi oltre i 20.000 UFC/100ml. Inoltre, il valore medio annuale è aumentato rispetto al 2022, indicando un
deterioramento costante della qualità delle acque.


2024: il peggiore degli ultimi tre anni

I dati raccolti fino ad ottobre 2024 mostrano un ulteriore aumento della frequenza di valori superiori a 20.000 UFC/100ml. Il 59% dei campioni ha superato la soglia dei 5.000 UFC/100ml e solo il 3% rientrava nei limiti di balneabilità (<1.000 UFC/100ml). Questo evidenzia una contaminazione sempre più grave e persistente.

Un cambiamento necessario
Dagli ultimi mesi del 2024, il progetto di monitoraggio sta entrando in una nuova fase. Gli eventi atmosferici estremi hanno danneggiato diverse aree del nostro territorio, rendendo inaccessibili alcuni punti di prelievo storici. Questo ci costringerà a ripensare il progetto, individuando nuove aree di campionamento che purtroppo non avranno lo storico di dati degli ultimi anni.
Il nostro ruolo e le prossime azioni. Il nostro gruppo di volontari ha sempre avuto l’obiettivo di supportare le autorità locali nel rilevare eventuali criticità ambientali. I dati raccolti nel 2024 sono allarmanti e riteniamo necessario segnalarli agli enti competenti, in collaborazione con l’amministrazione comunale. Sebbene non siamo un ente ufficiale, il nostro contributo può essere fondamentale per stimolare interventi mirati a migliorare la qualità delle acque del torrente Idice.

Conclusione
Il peggioramento della qualità dell’acqua dell’Idice negli ultimi tre anni richiede un’attenzione urgente. La nostra speranza è che i dati raccolti possano essere utilizzati per adottare misure concrete di tutela ambientale e per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della salute dei nostri corsi d’acqua. Solo attraverso una maggiore consapevolezza e collaborazione tra cittadini, istituzioni e autorità, potremo garantire un futuro più pulito per il nostro fiume.

Tutto questo solamente analizzando l’Escherichia Coli… pensate considerando anche altri parametri!

 

Michele Zucchelli per CambiamOra